Una notizia positiva, felice (finalmente), per Saab: secondo alcune indiscrezioni, rese note dalla testata britannica Autocar, il museo del costruttore è salvo, rimarrà unito, a Trollhättan, e non sarà svenduto a nessun tipo di asta (per la gioia dei più appassionati). Pare che sia stata proprio la città di Trollhättan, sede storica del quartier generale dell’azienda svedese, a salvare le centoventi vetture del museo messe in vendita, insieme alla società SAAB AB e alla fondazione Wallenberg. Complessivamente, stando a quanto raccontano le chiacchiere, questa cordata di salvatori ha sborsato (o sborserà a breve), per salvare il nutrito gruppo di pezzi da collezione del museo Saab, approssimativamente 3,1 milioni di euro.
Come ricorderete, a seguito della presentazione di istanza di fallimento, poco prima della conclusione dell’anno trascorso, per Saab è cominciata la resa dei conti: un amministratore, che sta curando l’iter necessario per la chiusura dell’azienda, ha iniziato a vendere le proprietà del brand (per saldare i creditori e i lavoratori) ed ha annunciato di voler cedere tutte le centoventi vetture del museo Saab (tra cui anche concept car e modelli molto importanti nella storia Saab), anche in maniera separata a compratori diversi (rischiando di dividere un patrimonio inestimabile in termini d’emozioni, valore e ricordi).
Attendiamo, ora, un’offerta da parte di qualche investitore che si rimbocchi le maniche per portare ai fasti d’un tempo la casa automobilistica svedese.